Nella lotta partigiana, nella Resistenza, le donne hanno avviato da protagoniste, alla pari degli uomini, un cammino di emancipazione e liberazione che, proseguito negli ultimi 60 anni, ha segnato la società italiana di conquiste di giustizia, di libertà e di civiltà. Donne di generazioni diverse che insieme lavorano, con sentito impegno civile, all’interno di un’associazione nata dopo la Resistenza. Questa “singolarità” fa dell’ANPI un luogo di valori forti e profondi che uniscono il filo della vita di tante generazioni. Tenendo per mano questo prezioso filo che le ha fatte incontrare, le donne dell’ANPI lavorano su proposte ed iniziative culturali e sociali attraverso le quali portano avanti gli ideali e i principi sanciti dalla Carta Costituzionale. Lavorando insieme si sono conosciute, confrontate e reciprocamente arricchite delle loro differenze. Attraverso le loro diverse esperienze cercano di favorire e stimolare un processo di ricomposizione e di solidarietà tra le donne, di individuazione di comuni obiettivi, di ampliamento della partecipazione attiva.
Dignità, rispetto di sé, libertà e coraggio delle proprie scelte, responsabilità verso se stesse e gli altri; difesa e potenziamento dei diritti sociali e di cittadinanza, a cominciare dal diritto al lavoro e ai servizi sociali; condivisione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere, pari dignità tra donne e uomini: questo è ciò che si deve affermare e promuovere. In un momento di emergenza democratica, sociale e civile del Paese, come quello attuale, c’è una grande necessità della cultura, degli obiettivi, delle lotte di liberazione delle donne. Esse avvertono il bisogno di contribuire al cambiamento culturale del nostro Paese, sentono la necessità di agire in fretta per superare l’emergenza in cui si trovano, emergenza che rende l’Italia un Paese bloccato a logiche di interessi di parte.
Dopo il successo del 13 febbraio, si deve andare avanti con la stessa forza e la stessa convinzione; per questo le donne dell’ANPI si sono date l’obiettivo di creare in ogni territorio una rete con le associazioni femminili, sociali e culturali, con i sindacati, con i partiti antifascisti, col volontariato, con le donne portatrici di competenze specifiche.
Questa è la nostra Associazione e questo sono le donne che ne fanno parte, e con tali convincimenti e sentimenti l’otto marzo saremo al fianco di tutte coloro che si riconoscono in questi valori.