Ciao Bulin, la terra ti sia lieve
È stato il figlio Marco a portare all’Anpi la notizia della morte del padre Leo Massari, “Bulin” nella Resistenza, partigiano della 77a Brigata Sap, protagonista nella battaglia Fosdondo. E proprio stamattina, insieme all’ex sindaco partigiano di Campagnola, Gaetano Davolio, ricordavamo questo compagno, l’amico che chiamavano “Nigher” per la carnagione colorita e Davolio ne rimpiange l’onesta, l’intransigenza morale.
Merce rara oggi. Bulin è stato un partigiano come tanti, era nativo di Campagnola, una provincia la nostra in cui il processo di maturazione cosciente di quelle che durante il fascismo erano sempre state le classi subalterne, durante la Resistenza ebbero il loro riscatto.
Poichè la Resistenza, a differenza del fascismo, non sorse dalla vecchia Italia, bensì in contrasto ad essa e fu guerra di Liberazione, di rottura con gli schemi conformisti e reazionari di quella vecchia società. Bulin diede il suo contributo a questa trasformazione. Ciao Bulin, la terra ti sia lieve.