68° anniversario del sacrificio di PAOLO DAVOLI “Sertorio” medaglia d’Argento al v.m. per la Resistenza
Mar 05, 2013
DOMENICA 10 marzo 2013
Paolo Davoli arrestato nel novembre 1944, subì a lungo atroci torture e venne fucilato presso il cimitero di Cadelbosco il 28.02.1945 con altri nave patrioti, tra cui i reggiani Ferruccio Ferrari ed Erio Benassi, i correggesi Medardo Pagliani e Fermo Pedrazzoli, i piacentini Andrea e Salvatore Garilli, Tito Di Parma, Luigi Rigolli e Amedeo Rossi.
La memoria che nell’Italia del nuovo millennio pare essere diventata uno sterile esercizio di retorica, se va bene e quando va male, il più delle volte, la prerogativa di goffe visioni avventuristiche per ridare dignità e collocazione nella storia, al passato triste e vergognoso del fascismo, impone invece di parlare al presente, senza paure e tentennamenti, ricordando coloro che hanno saputo mutare quella storia con la consapevolezza delle scelte.
E tutto questo Paolo Davoli lo ha saputo fare in ciascuna delle azioni che intraprese, sapeva perfettamente cosa significava e cosa avrebbe comportato la sua adesione al Partito Comunista ed alla lotta, senza riserve, con entusiasmo ed estrema tranquillità e dopo 68 anni, non si può non vedere l’immagine di questo partigiano che opera con sicura e nitida consapevolezza, in grado ancora oggi di far comprendere l’attualità dell’antifascismo. (A.N.P.I. PROVINCIALE – Circoscrizione OVEST – S.P.I. C.G.I.L.)
Ore 10,30 – Concentramento in Via Massenet, Centro sociale “Orologio” – A seguire – Corteo verso il Parco del Nocciolo, in Via Puccini, attorno al masso dedicato a Sertorio
Ore 11,00 circa – Saluto di un rappresentante della Circoscrizione Ovest – Orazione per l’ANPI provinciale Alessandro Fontanesi
Paolo Davoli arrestato nel novembre 1944, subì a lungo atroci torture e venne fucilato presso il cimitero di Cadelbosco il 28.02.1945 con altri nave patrioti, tra cui i reggiani Ferruccio Ferrari ed Erio Benassi, i correggesi Medardo Pagliani e Fermo Pedrazzoli, i piacentini Andrea e Salvatore Garilli, Tito Di Parma, Luigi Rigolli e Amedeo Rossi.
La memoria che nell’Italia del nuovo millennio pare essere diventata uno sterile esercizio di retorica, se va bene e quando va male, il più delle volte, la prerogativa di goffe visioni avventuristiche per ridare dignità e collocazione nella storia, al passato triste e vergognoso del fascismo, impone invece di parlare al presente, senza paure e tentennamenti, ricordando coloro che hanno saputo mutare quella storia con la consapevolezza delle scelte.E tutto questo Paolo Davoli lo ha saputo fare in ciascuna delle azioni che intraprese, sapeva perfettamente cosa significava e cosa avrebbe comportato la sua adesione al Partito Comunista ed alla lotta, senza riserve, con entusiasmo ed estrema tranquillità e dopo 68 anni, non si può non vedere l’immagine di questo partigiano che opera con sicura e nitida consapevolezza, in grado ancora oggi di far comprendere l’attualità dell’antifascismo. (A.N.P.I. PROVINCIALE – Circoscrizione OVEST – S.P.I. C.G.I.L.)
ANPI Nazionale
