OFFESE INGIURIOSE CONTRO LA RESISTENZA ED I PARTIGIANI A FABBRICO E REGGIOLO: GESTO VILE
Credevamo che questo anno 2015, 70° anniversario della Liberazione, portasse oltre alle doverose celebrazioni, anche una maggiore e più diffusa attenzione su quelli che sono i sempre più frequenti fenomeni di nuovo fascismo. E invece sembra proprio che gli anticorpi non siano proprio così diffusi, visto che nelle notti precedenti alcuni “coraggiosi” nostalgici, hanno pensato bene di affiggere manifesti neri contro la Resistenza, non solo a Reggiolo sui muri della sede di Rifondazione Comunista, ma anche a Fabbrico, nella bacheca dell’Anpi e della stessa Rifondazione.
Il motivo ricorrente è sempre il medesimo, il livore anti partigiano, l’ignoranza storica radicata, a conferma che sui quei manifesti è apposta la foto dei partigiani con la scritta: “Resistenza? Infami”.
Evidentemente oltre ad una buona dose di tempo, i “coraggiosi” nostalgici hanno anche davvero “tanto coraggio”, sono così sicuri delle idee in cui credono che devono renderle pubbliche al buio della notte, quando sono certi che nessuno può vederli. Il fatto è grave e ci preoccupa, perchè non è il primo e temiamo non sarà nemmeno l’ultimo. In proposito su Fabbrico c’è una evidente anomalia, se così la vogliamo chiamare, visto che da dieci anni i fascisti vengono lasciati sfilare in concomitanza con la commemorazione partigiana della battaglia del 27 febbraio.
Sempre a Fabbrico lo scorso 30 gennaio si è dato spazio ai deliri di Forza Nuova ed ora assistiamo a queste forme di offesa alla Resistenza, volgari ed infami. L’attenzione che da sempre poniamo su Fabbrico, la stessa attenzione che chiediamo di avere alle autorità competenti, nel non sottovalutare un simile contesto e che si sta evidentemente infittendo, non è a questo punto solo il frutto del caso.
Occorre mettere da parte quella che abbiamo sempre colto come una sorta di indifferenza, purtroppo anche da parte delle Istituzioni. E’ gravissimo quello che si è verificato nelle scorse notti, in una zona non così piccola ed in Comuni tra loro vicini, pertanto chiediamo una maggiore presa di coscienza da parte non solo dei cittadini, ma anche dei sindaci e delle forze dell’ordine. Una profonda cultura dell’antifascismo crediamo sia la risposta a tutto questo, ma l’Anpi da sola non può e non deve restare a svolgere questo compito.
Pertanto chiameremo a raccolta in presidio il Coordinamento Antifascista che abbiamo costituito lo scorso giugno durante la nostra 1° Festa provinciale.
Presidenza e Segreteria dell’A.N.P.I. provinciale di Reggio Emilia