FESTA REGGIO – Giovedì 8 SETTEMBRE 2016

FOTO 8 SETTEMBREIl già presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky e la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Anna Finocchiaro sono attesi per un confronto sul testo della legge di riforma costituzionale, oggetto del referendum del prossimo novembre.

Gustavo Zagrebelsky è nato a San Germano Chisone (Torino) il 1 giugno 1943. Giurista, è stato discepolo di Galante Garrone e Leopoldo Elia, poi docente a Sassari e a Torino, dov’è professore emerito di Diritto costituzionale. Nominato giudice costituzionale da Scalfaro il 9 settembre 1995, fu eletto presidente il 28 gennaio 2004 con voto unanime, fortemente esecrato dal centrodestra. Rimase in carica fino al 30 settembre di quell’anno. Dal 2008 è presidente onorario di Libertà e Giustizia. Collabora con diversi quotidiani, tra cui Repubblica e Fatto Quotidiano, per Einaudi ha pubblicato tra gli altri il saggio La domanda di giustizia, scritto con il cardinale Carlo Maria Martini, Fondata sul lavoro. La solitudine dell’articolo 1 (2013), Fondata sulla cultura. Arte, scienza e Costituzione (2014), entrambi per Einaudi, e Contro la dittatura del presente. Perché è necessario un discorso sui fini (Laterza 2014).

Zagrebelsky è attualmente docente di Diritto costituzionale e Teoria generale del diritto pubblico presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Torino e docente a contratto presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Collabora con alcuni dei più importanti quotidiani italiani (La Repubblica, La Stampa) ed è socio corrispondente dell’Accademia nazionale dei Lincei. Nel suo articolato pensiero giuridico è rintracciabile una visione, se non una speranza, dualistica del diritto, diviso in lex e ius, concetti riconducibili ai lati formale e sostanziale del diritto. Zagrebelsky afferma l’importanza della duplicità degli aspetti del diritto, evidenziando il pericolo derivante dall’acriticità di un diritto solo formale o solo sostanziale. Una visione dualistica che nello Stato attuale si è persa, a favore di un nichilismo giuridico.

Anna Finocchiaro, nata a Modica in provincia di Ragusa, risiede a Catania con la famiglia.  Laureata in Giurisprudenza con una tesi sulla Legge 345/75 sulla riforma penitenziaria. Nel 1982 è diventata pretore presso Leonforte, in provincia di Enna, e nel 1985 Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania. In quegli anni, dal 1984 al 1987, è stata segretaria di Magistratura Democratica per la Sicilia orientale. Dal 1988 al 1995 è stata consigliere comunale di Catania per il Pci, poi diventato Pds. Eletta nelle consultazioni politiche del 1987 come deputata indipendente nelle liste del PCI per la circoscrizione della Sicilia orientale, è stata poi rieletta deputata nelle consultazioni politiche successive. In quegli anni ha ricoperto diversi incarichi parlamentari. L’esperienza più significativa è stata quella di ministro per le Pari opportunità nel Governo presieduto da Romano Prodi dal maggio del 1996 all’ottobre del 1998. Dal 1998 al 2001 ha presieduto la Commissione Giustizia della Camera. Dal 1992 al 1994 è stata vicepresidente del Gruppo parlamentare del PDS/Progressisti Federativo alla Camera , dal 1987 al 1996 componente della Commissione Giustizia e Capogruppo nella stessa Commissione dal 1994 al 1996. Dal 2001 al marzo del 2005 è stata responsabile nazionale per la giustizia dei Democratici di Sinistra. Nel 2006 è eletta al Senato della Repubblica e diventa presidente del Gruppo de L’Ulivo e poi del Gruppo PD – L’Ulivo. Nella primavera del 2008 si è candidata alla Presidenza della Regione per la coalizione di centrosinistra. È presidente della commissione Affari costituzionali del Senato.