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LA PROVOCAZIONE DI FORZA NUOVA
Forza nuova ha preannunciato la “marcia dei patrioti” in occasione della ricorrenza del 95° anniversario della marcia fascista su Roma. Storicamente quella fu quella l’occasione per assaltare le prefetture, incendiare case del popolo, le sedi del sindacato e delle leghe delle cooperative, per moltiplicare le bastonature ai non fascisti e somministrargli forzatamente l’olio di ricino.
Prima di arrivare il potere le violenze fasciste avevano già provocato oltre 2.000 morti e che poco dopo furono uccisi, nell’agosto 1923, Don Minzoni e nel giugno del 1924 Giacomo Matteotti.
La marcia su Roma portò alla ascesa al potere di Benito Mussolini e alla instaurazione del regime fascista che nel ventennio si manifestò con tutte le violenze, i lutti, le sopraffazioni, la cancellazione delle libertà; nel 1936 si costituì il cosiddetto asse Roma – Berlino ossia un patto di amicizia italo-tedesco che porterà ad annessioni di territori, ad invasioni di paesi e per ultima all’operazione “Barbarossa” che si concluderà tragicamente nel 1942 con la ritirata dalla russia delle truppe tedesche e dell’armata italiana; nel 1938 furono emanate le leggi razziali fasciste per perseguire prevalentemente, ma non solo, le persone di religione ebraica; nel giugno del 1940 Mussolini dichiarò guerra alla Francia e Gran Bretagna col motto “vincere e vinceremo”; nel settembre 1943 fu costituito il governo fantoccio della Repubblica Sociale Italiana che si reggeva sulla forza militare dell’invasore tedesco e che collaborò coi tedeschi per compiere eccidi, rappresaglie e collaborò anche ai rastrellamenti per mandare soldati e civili italiani, e gli ebrei nei campi di concentramento.
La resistenza e lo sbarco alleato portarono nell’aprile 1945 alla liberazione dell’Italia.