Cronaca di un viaggio della memoria – Binario 21 sotto la stazione Centrale di Milano

Dal 6 dicembre 1943 all’inizio del 1945 partirono da binario 21 – binario posto sotto la stazione Centrale di Milano – 20 convogli (carri bestiame) le cui destinazioni ci sono tristemente note: Auschwitz-Birkenau, Dachau, Fossoli (campo di transito), Mauthausen, Bolzano (campo di transito). Dei suddetti convogli 3 erano composti da oppositori politici, altri di italiani-ebrei da generazioni (che si consideravano italiani a tutti gli effetti in base al decreto 29 marzo 1848 a firma Carlo Alberto di Savoia; erano combattenti della I° guerra mondiale e parte integrante della nostra società) alcuni carri misti di ebrei ed oppositori politici.

Quasi tutti destinati alla cosiddetta “soluzione finale”.  Dei primi due convogli partiti il 6 dicembre 1943 ed il 30 gennaio 1944 composti da 774 esseri umani (per i nazisti Stück = pezzo) ritornarono in 27.

Lì sotto regna il silenzioso rispetto davanti all’enormità di ciò che accadde, rotto soltanto dalla voce della nostra guida Liliana e dal rumore dei treni che sferragliano sopra la nostra testa.

Indifferenza è la parola che ci ha accolto.
Indifferenza di chi avrebbe potuto ma girò il capo tacitando la coscienza.
L’indifferenza di allora e le sue conseguenze ci pesano dentro come un macigno. Ci sentiamo colpevolmente attori di questa immane tragedia.
Indifferenza al negazionismo che avanza strafottente incurante delle memorie storiche e dei documenti filmati che Einsenhower ordinò al proprio esercito di effettuare.
Indifferenza è stato il richiamo di tutti noi alla situazione odierna dei migranti.
Altra riflessione comune: ieri “supremazia della razza ariana”, oggi “prima di tutto gli Italiani”.
Cerchiamo di fare in modo che alla parola indifferenza si sostituisca l’azione e la presa di coscienza per “restare umani”.

(Hanno collaborato per la realizzazione di questo viaggio nella memoria la sezione ANPI di Gualtieri con il Comune e la Proloco)