Marisa Cinciari Rodano nasce a Roma il 21 gennaio 1921 e dopo gli studi liceali frequenta la facoltà di lettere alla Università capitolina ove, assieme a tanti altri giovani, si ribella al regime oppressivo fascista e alla morsa della dittatura, partecipando attivamente alla lotta antifascista.
Viene arrestata, per una delazione, nel 1943 per attività antifascista assieme al marito Franco e viene detenuta per 3 mesi nel carcere romano delle Mantellate. Dal settembre 1943 alla liberazione di Roma, avvenuta nel giugno 1944, partecipa alla resistenza romana nelle file del Movimento dei Cattolici Comunisti e nei Gruppi di Difesa delle Donne.
Dopo la liberazione della capitale è tra le fondatrici della Unione Donne Italiane battendosi per il diritto di voto alle donne. Dell’UDI diverrà presidente dal 1956 al 1960. Si iscrive al PCI nel 1946 condividendo la scelta della ricostruzione del paese su basi democratiche e viene eletta in Consiglio Comunale. Diviene madre di 5 figli e col marito frequenta Nilde Iotti e Palmiro Togliatti superando le spinte all’emarginazione e le tante critiche di cui era oggetto quella famosa copia di fatto.
Nel 1948 viene eletta Deputata ove rimarrà in carica per 4 legislature. Dal 1968 al 1972 diviene senatrice. Dal 1979, per 10 anni, viene eletta europarlamentare. E’ stata la prima donna eletta alla carica di vice presidente della Camera dei Deputati.
Nella sua lunga carriera politica, ai vali livelli, si è occupata della condizione delle donne, dei temi della famiglia e dei servizi. Ha preso parte, anche con ruoli di relatrice, a convegni nazionali ed internazionali. In ambito ONU ha operato nella commissione per lo status della donna. Nell’OCSE si è impegnata per la parità dei sessi e per combattere le differenze di genere. Negli ultimi anni del suo impegno politico ha operato nella commissione nazionale di parità, sulle tematiche di genere, per la democrazia paritaria e nella cooperazione allo sviluppo.
Ha sempre mantenuto il suo orientamento di sinistra affinando le idee per un progetto di sviluppo democratico e solidale del paese nel contesto del processo di integrazione europea. Costante è stato il suo impegno per affermare l’idea di donna attiva e protagonista nella società che sforzandosi per farla uscire dal vecchio stereotipo che la confinava nel binomio casa – famiglia.
Marisa Rodano aveva un legame speciale con Reggio Emilia caratterizzato dai rapporti di amicizia costruiti con le dirigenti reggiane dell’UDI e del PCI per la comune e storica battaglia antifascista e di difesa della Costituzione ed anche per la condivisione dell’impegno e della ricerca sui temi dei diritti e dei servizi che la portò in tante occasioni ad essere partecipe dei momenti di riflessione e scelta. Negli ultimi anni era molto preoccupata del rigurgito dei fenomeni di antisemitismo e della pericolosa rivalutazione del fascismo. A tutti ricordava che “noi, che quegli anni li abbiamo vissuti, non dimentichiamo. Rivedere le scritte naziste sulle porte di famiglie ebree, le svastiche sui muri, mi hanno riportato ai giorni più atroci della nostra storia”. Buon compleanno Marisa