Il 28 luglio 1943 è il giorno dell’Eccidio delle Reggiane. Nove operai, fra i quali una donna incinta, rimasero uccisi (Antonio Artioli, Vincenzo Bellocchi, Eugenio Fava, Nello Ferretti, Armando Grisendi, Gino Menozzi, Osvaldo Notari, Domenica Secchi e Angelo Tanzi). Gli operai avevano dato vita, sfidando le disposizioni estremamente ferree del momento firmate da Badoglio – che proibivano assembramenti oltre le tre persone – a una manifestazione per chiedere la fine della guerra.
La cerimonia istituzionale, promossa da Comune e Provincia di Reggio, confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, associazioni partigiane Anpi, Alpi-Apc, Anppia, Istoreco, Comitato ex operai e impiegati delle Reggiane e Comitato democratico e costituzionale si aprirà alle 17.30 davanti al cancello delle ex Officine Reggiane in via Agosti con la deposizione di un mazzo di fiori; alle 18 al Tecnopolo di Reggio, in piazzale Europa, ci sarà la deposizione di una corona alla lapide che ricorda i caduti, alla presenza delle autorità cittadine. Porteranno i saluti l’assessore del Comune di Reggio Daniele Marchi e la vicepresidente della Provincia di Reggio Ilenia Malavasi; seguirà un intervento di William Ballotta, segretario generale della Cisl Emilia Centrale.