Nel giorno dell’anniversario della liberazione, negata ad Anpi di RAVENNA la deposizione della corona. “Mai successo”, attacca il presidente nazionale. Immediate le scuse del sindaco De Pascale e del commissario del governo De Rosa

Polemiche a Ravenna nel giorno del 79esimo anniversario per la Liberazione della città, proprio nel giorno in cui 18 Comuni hanno siglato un protocollo in vista degli 80 anni che si festeggeranno nel 2024.

Anpi, attraverso il suo presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo, ha denunciato che “per la prima volta si è impedita la deposizione della corona nel corso della cerimonia. Denuncio con allarme – ha proseguito – questo clima torbido di progressivo smantellamento dei momenti simbolici che rappresentano la natura antifascista e democratica della Repubblica e di rivalutazione del Ventennio e della avventura di Salò”.

Dalle istituzioni locali, però, non sono tardate ad arrivare le scuse. Per primo, il sindaco Michele De Pascale: “Non so come questo sia potuto accadere, ma è oggettivamente un grave errore e, al di là delle responsabilità e delle motivazioni – ha precisato – che accerterò di persona, posso garantire che un episodio del genere non succederà mai più”.

Una vicenda sulla quale si è espresso in termini analoghi anche il prefetto Castrese De Rosa: “Si è trattato di un mero disguido nel cerimoniale, un errore per il quale insieme al Comandante della Capitaneria Maltese ci siamo già scusati con il presidente dell’Anpi provinciale, Renzo Savini. Nulla di più e non si ripeterà”, ha concluso.

L’ANPI di Reggio Emilia, si associa al comunicato dell’ANPI Regionale e desidera condividere l’incredulità e lo sdegno per il grave gesto compiuto in occasione della cerimonia per la Liberazione della vostra città.

Gesto che va censurato senza nessuna incertezza.

E’ con soddisfazione che si è appreso delle scuse immediate che sono venute da più parti ma viviamo davvero tempi duri nei quali la nostra associazione si trova ad essere continuamente sotto attacco. Per questo niente deve essere sottovalutato.