5 marzo 1945 – Esecuzione di VILLA BAGNO
Il 5 marzo 1945 le Brigate Nere uccisero al cimitero di villa Bagno Olinto Cigarini e nello stesso giorno il mezzadro Umberto Brachetti.
La casa dei Cigarini a Villa Bagno fu in diverse occasioni punto di rifornimento e di appoggio per i partigiani sulla direttiva San Martino-montagna. Anche a questo scopo era stato costruito un nascondiglio: una grossa botte interrata sotto la concimaia alla quale si poteva accedere da una greppia della stalla. Olinto Cigarini la mattina del 5 marzo era nascosto lì. Bersagliere di stanza a Perugia nel giugno 1944 quando giunsero gli alleati, aveva scelto di non unirsi all’esercito di Salò e di entrare in clandestinità. Così lo colse la voce del suo amico d’infanzia Prospero Bonaccini, che intravide da uno spioncino vestito in borghese, che gli chiese di uscire dal nascondiglio. Poi l’amara sorpresa: sotto il trench Prospero indossava la divisa delle Brigate Nere e insieme a lui comparvero altri due uomini prima nascosti. I fascisti presero Olinto e Umberto Branchetti, al servizio della famiglia Piccinini, i mezzadri vicini e li portarono al Cimitero di Bagno, dove vennero immediatamente freddati.