il 25 luglio di “pastasciuttate”
“le donne si mobilitano nelle case attorno alle caldaie e c’è un grande assaggiare la cottura e il bollore suonava come una sinfonia. Ho sentito tanti discorsi sulla fine del fascismo ma la più bella parlata è stata quella della pastasciutta in bollore”. (Alcide Cervi)
Non solo a Gattatico, a Reggio Emilia, nel casolare-museo dei Cervi e in tutta la provincia, ma anche pastasciutta antifascista nel milanese a Basiano come a Bassano del Grappa, a Bergamo e a Borgo Ticino a Novara. E pastasciuttate a Bolzano come ad Alessandria a Brindisi, a Varese e a Pisa, a Catanzaro e a Cosenza, a Gorizia e al Trullo a Roma.
Carla Nespolo, la presidente dell’Anpi, ci tiene a ricordare che “il 25 luglio è festa grande per il nostro paese, perché si celebra la caduta del regime criminale di Benito Mussolini. L’Anpi sarà impegnate in decine di iniziative di memoria attiva. Ricordando la famosa “pastasciuttata” lanceremo un messaggio chiaro: il fascismo è e resterà un crimine. Sono intollerabili, oltreché illegali, tutte le manifestazioni apologetiche, cortei in orbace, saluti romani, ma soprattutto le violenze razzistiche. Diremo, inoltre, con forza che le tentazioni autoritaristiche, le barricate disumane contro i deboli in fuga dalle guerre e dalle torture sono fuori dalla Costituzione”.
L’elenco dei luoghi delle pastasciutte antifasciste si trova sul sito dell’Anpi. (www.anpi.it)