MOSTRA PER IL CIRCUITO OFF DI FOTOGRAFIA EUROPEA. “PUCCINI E I CERVI: UNA VISIONE DELLA RESISTENZA REGGIANA” A CURA DI ANPI RE
In occasione del festival di Fotografia Europea ANPI ha voluto organizzare, nell’ambito del circuito OFF, una mostra fotografica che presenta opere scattate dal G.A.F. e facenti parte dell’Archivio fotografico di ANPI (fotografie esposte), oltre che dell’Archivio fotografico Istituto Alcide Cervi.
Nell’autunno 1967 iniziano le riprese del film di Gianni Puccini “I sette fratelli Cervi”; Reggio Emilia e provincia si trasforma così in un grande set cinematografico. Per l’opera venne scritturato un cast di grande qualità, con attori noti come Gianmaria Volontè, Serge Reggiani, Carla Gravina. La pellicola tratta una delle vicende più note e celebrate dell’intera Resistenza italiana: quella dei Fratelli Cervi. Puccini, basandosi sul libro “I miei sette figli” di Alcide Cervi (padre dei sette fratelli) e Renato Nicolai, mette in scena un racconto che esce parzialmente dai binari della narrazione ufficiale, scatenando così nelle settimane delle riprese un acceso dibattito all’interno del movimento partigiano reggiano. Il regista, infatti, elabora la sua personale visione della vicenda dei Cervi, senza tenere conto di tutte le istanze storiografiche, risaltando le vicende personali di alcuni componenti, come Aldo, Alcide, Gelindo e Agostino Cervi, rimarcando il loro profondo antifascismo, nonché la loro natura di persone libere. Il tutto contestualizzato nella realtà reggiana dell’epoca, contrassegnata dalla repressione fascista, lo scoppio della guerra, la caduta del regime e l’inizio, tra tante difficoltà, della Lotta di Liberazione contro i nazifascisti. Nonostante le critiche, il progetto di Puccini venne accolto con entusiasmo dalla cittadinanza reggiana, che partecipò attivamente alla lavorazione della pellicola. Attraverso una selezione di foto di scena provenienti dall’archivio dell’ANPI, la mostra racconta l’esperienza di quel film, che portò per la prima volta sul grande schermo una delle tante storie della Resistenza reggiana. La fotografia di scena della G.A.F (Gruppo Artigiani Fotografi) ci permette di gettare lo sguardo su una produzione, che tenta di cogliere non solo il pensiero dei Cervi, ma l’indole ribelle della Resistenza tutta e della maggioranza del popolo italiano. La raccolta di scatti, grazie all’esperienza degli attori protagonisti, lascia trasparire nei personaggi una moltitudine di emozioni diverse, dalla rabbia, all’amore, al coraggio, alla dignità. Nel realizzare questa mostra i curatori non vogliono semplicemente restituire alla cittadinanza una serie di scatti rimasta per decenni chiusa in un armadio, ma ricordare un’interessante esperienza culturale che interessò e coinvolse la nostra città e soprattutto, in occasione dell’ottantesimo anniversario, commemorare l’eccidio delle Reggiane, l’inizio della Guerra di Liberazione e la fucilazione dei Sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri.
Il film da cui è tratta la fotografia è il seguente:
Below the film from which the photograph is taken:
Le altre foto non inserite nella mostra appartenenti all’archivio ANPI:
Others photographs not included in the exibition, but part of file in the ANPI Archive:
English version:
In the autumn of 1967 the filming of Gianni Puccini’s movie “I sette fratelli Cervi” began; Reggio Emilia and its city was transformed into a large movie set. For the opera a cast of great quality was cast, with actors known as Gianmaria Volontè, Serge Reggiani, Carla Gravina. The film deals with one of the most famous and celebrated events of the entire Italian Resistance: the story of Cervi Brothers. Puccini, based on the book “My seven children” by Alcide Cervi (father of the seven brothers) and Renato Nicolai, stages a story that comes partially out of the official narrative, thus triggering a heated debate within the partisan movement of Reggio. The director, in fact, elaborates his personal vision of the story of the Cervi, without taking into account all the historiographical instances, highlighting the personal events of some members, such as Aldo, Alcide, Gelindo and Agostino Cervi, noting their deep anti-fascism, and their nature as free people. All contextualized in the reality of Reggio, marked by fascist repression, the outbreak of war, the fall of the regime and the beginning, among many difficulties, of the Liberation Struggle against the Nazi fascists. Despite the criticism, Puccini’s project was received with enthusiasm by the citizens of Reggio Emilia, who actively participated in the production of the film. Through a selection of photos from the ANPI archive, the exhibition tells the story of that movie, which brought for the first time on the big screen one of the many stories of the Reggian Resistance. The scene photography of G.A.F. (Gruppo Artigiani Fotografi) allows us to cast our gaze on a production that tries to capture not only the thought of the Cervi, but the rebellious nature of the whole Resistance and the majority of the Italian people. The collection of shots, thanks to the experience of the protagonists, reveals in the characters a multitude of different emotions, from anger, love, courage, dignity. In creating this exhibition, the curators do not simply want to return to the citizenry a series of shots remained for decades locked in a closet, but remember an interesting cultural experience that interested and involved our city and above all, on the occasion of the eightieth anniversary, commemorate the massacre of Reggio Emilia, the beginning of the War of Liberation and the shooting of the Seven Cervi Brothers and Quarto Camurri.