70 anni fa l’eccidio delle Reggiane
…per ricordare Antonio, Vincenzo, Nello, Eugenio, Armando, Gino, Osvaldo, Angelo, Domenica
nel 70° anniversario dell’eccidio delle Reggiane
Venerdì 26 luglio 2013
Ore 20.45
Tecnopolo della ricerca – Area ex Officine Reggiane Padiglione 19
Deposizione della corona alla lapide dei caduti
Saluto di:
Sonia Masini, presidente Provincia Reggio Emilia
Simonetta Ponzi, segretaria regionale CGIL Emilia Romagna
Ore 21.15
Centro Internazionale Loris Malaguzzi
Introduzione di Ugo Ferrari, vicesindaco Reggio Emilia
Antonio Zambonelli “La caduta di Mussolini: speranza di pace”
Proiezione di: “Reggiane La fabbrica scomparsa” di Adriano e Paolo Ratti
“Tafferugli” (OMI Reggiane – 28 luglio 1943)
Lettura scenica musicata
Ricerche e testo di Annamaria Giustardi
Voci narranti: Francesca Ferrari, Franco Ferrari, Lucio Lodesani, Giorgio Masciocchi, Monica incerti Pregreffi, Veronica Strazzullo
Ingresso libero
Ricorre in questo mese di luglio il 70° anniversario dell’eccidio di 9 operai delle “Reggiane” e del ferimento di oltre 50, ad opera di un reparto dell’esercito mandato , nella mattina del 28 luglio 1943, a reprimere la manifestazione di giubilo per la caduta di Mussolini e per chiedere la fine della guerra. Il voto del Gran consiglio del fascismo del 25 luglio aveva provocato le dimissioni del duce e l’arresto del medesimo ad opera del re.
In febbraio la sconfitta nazista a Stalingrado, seguita dallo sbarco degli Alleati in Sicilia, mostrava chiaramente che si era di fronte ad una svolta negativa della guerra per l’Asse nazifascista. Le stesse classi dirigenti italiane che avevano favorito nel 1922 l’avvento del fascismo al potere, cercavano così di salvarsi offrendo il duce come capro espiatorio.
Ma la speranza largamente diffusa in tutta Italia che la caduta di Mussolini significasse anche cessazione della guerra fu brutalmente e tragicamente stroncata a Reggio, come a Bari e altrove, in applicazione della famigerata circolare del generale Roatta che imponeva la repressione di ogni manifestazione ad opera dell’Esercito :il 6° degli 11 punti della Circolare recitava: non est ammesso tiro in aria. Si tira sempre a colpire come in combattimento.
Tale direttiva provocò, nella stesso giorno del 28 luglio, oltre ai 9 uccisi di Reggio, oltre 20 morti e decine di feriti anche a Bari . Complessivamente, tra il 26 e il 28 luglio, gli uccisi in tutta Italia furono oltre sessanta e centinaia i feriti.
Quest’anno la commemorazione di Reggio assume il carattere di apertura delle solenni commemorazioni e riflessioni sui settantesimi della Resistenza (2013-2015).
In luogo della tradizionale deposizione di un omaggio floreale alla lapide dei caduti, nei pressi di quella “portineria nuova” delle Reggiane che fu teatro dell’eccidio, la cerimonia si svolgerà nella serata di venerdì 26 attorno al Piazzale Europa, a nord della stazione FS. . Alle ore 20,45 deposizione corona alla lapide dei Caduti restaurata e trasferita al Tecnopolo della Ricerca, dove si avranno gli interventi di Sonia Masini, Presidente della Provincia, e di Simonetta Ponzi, per la CGIL regionale Emilia-Romagna.
Alle ore 21,15 al Centro internazionale Loris Malaguzzi, Lettura scenica musicata di testi elaborati da Anna Maria Giustardi che, con un appassionato lavoro di scavo e con grande sensibilità ha, per così dire, ridato la parola a ciascuno dei nove Caduti.