Kurdistan

Nov 02, 2014

Pubblichiamo la lettera all’Anpi di Reggio Emilia di Gulala Salih: di origine curda, vive e lavora a Venezia, presso il Servizio Immigrazione del Comune e collabora con Save the Children Kurdistan.
Da più di un anno è in contatto con la nostra associazione: attraverso la collaborazione di Eleonora Moppa, abbiamo organizzato presso il Comune di Ramiseto con l’Istituto comprensivo locale una mostra di disegni di bambini curdi per iniziare scambi tra alunni dei due Paesi. Abbiamo inutilmente tentato di facilitare la venuta a Reggio Emilia di alcuni partigiani curdi che desideravano conoscere la storia della resistenza italiana e far conoscere la loro lotta di liberazione: assurde norme burocratiche lo hanno impedito.
La gravissima situazione attuale in Kurdistan causata dalla guerra che le forze jihadiste stanno conducendo con una barbarie inenarrabile, ha trattenuto i partigiani peshmerga che ora combattono e chiedono il nostro sostegno e la nostra solidarietà.
Gulala ci descrive la situazione disastrosa di questi giorni e si rivolge a noi denunciando il silenzio della comunità internazionale su quello che lei definisce secondo “genocidio” dei curdi . Chiede aiuto per le donne e i bambini che stanno vivendo la terribile tragedia di una guerra e ci propone un progetto per le scuole locali; chiede che ci attiviamo e ci relazioniamo con altre scuole curde spezzando l’isolamento e la precarietà in cui i bambini vivono quotidianamente.
Non possiamo lasciarli soli. La nostra lotta di liberazione ci indica la strada della solidarietà internazionale e dei diritti sanciti dalla Costituzione.

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