Nato a San Polo d’Enza (Reggio Emilia) nel 1919, caduto a San Polo il 20 gennaio 1945, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Mario Grisendi era un valorosissimo e molto attivo partigiano della 76° Brigata S.A.P. Da sempre antifascista e benché privo di una gamba, persa durante la guerra d’Africa, aderì alla Resistenza già dal febbraio 1944 con il nome di copertura Folgore, nel settore San Polo d’Enza, Quattro Castella, Bibbiano, fino a Ciano d’Enza.
Arrestato dai fascisti il 20 maggio 1944, venne rinchiuso ai Servi e a San Tommaso, dove rimase fino al successivo mese di settembre. Scarcerato per mancanza di prove, tornò a combattere nelle SAP e nel gennaio 1945 passò ai GAP di Montecchio.
La sera del 20 gennaio 1945 si presentò con alcuni compagni partigiani, in una casa di spie fasciste presso Aiola di Montecchio. All’interno c’erano donne e bambini, l’intento di \”Folgore\” era unicamente quello di trarre in arresto i due fratelli al servizio dei nemici del nostro Paese, mai avrebbe permesso spargimenti di sangue. Così bussò più volte alla porta per intavolare la trattativa di resa. Riuscì ad entrare con un compagno, mentre altri due rimasero fuori per prevenire sorprese. Uno dei due fratelli si consegnò senza tante storie, mentre l’altro brigante nero saltò dalla finestra e dopo esser rientrato fulmineamente da una porta laterale, si portò alle spalle di \”Folgore\”, che incurante di voltarsi, credendo fosse il suo compagno, cadde senza vita abbattuto da una scarica di pistola. L’immediato sopraggiungere di una pattuglia nemica non permise ai partigiani di fare giustizia.
Nonostante la grave mutilazione, Mario Grisendi non ha indugiato nel dare il suo contributo alla causa della liberazione, tanto da ricevere la Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria.