(1921 – 1945)
Straordinario esempio di coraggio e dello spirito indomito dei garibaldini, è senz’altro il gappista Lorenzo Gennari, caduto il 13 aprile 1945 durante un violentissimo combattimento a Ghiardo di Bibbiano, tra partigiani e fascisti.
Dopo aver costretto i fascisti ad una iniziale ritirata, i partigiani dovettero in seguito tentare un non facile sganciamento, poiché sopraggiunsero in aiuto, numerosi reparti nemici.
Assistito da una esigua pattuglia di quattro compagni, “Fiorello” tenne a bada i rastrellatori con il tiro di una mitragliatrice, mentre i partigiani manovravano per sottrarsi alla pressione fascista.
L’intento riuscì proprio grazie al sacrificio del valoroso gappista, che accerchiato, mantenne fino all’ultimo la sua posizione. Colpito a morte, cadde esausto ma non domo sulla sua arma, tanto che prima di spirare “Fiorello” ordinò ai suoi compagni di porre in salvo la preziosa mitragliatrice, gridando loro :”Purtè via la mitraglia e lassem che me!”.
Questo supremo atto di attaccamento al dovere e di amore per la sua terra, è valso a Lorenzo Gennari il conferimento della Medaglia d’Oro alla memoria, massima onorificenza al valor militare.