Gli anni ’60 e ’70 a Reggio Emilia e in Emilia Romagna
L’ANPI lavora alla conservazione e diffusione della memoria dell’eredità democratica scaturita dalla Resistenza e iscritta nella Costituzione della Repubblica Italiana.\n\nQuesta eredità memoriale ci è stata trasmessa nel vivo di conflitti sociali e lotte politiche volte a conquistare i diritti di cittadinanza sanciti dalla Costituzione: diritto al lavoro, diritto alla promozione sociale, diritto alla libera espressione e alla partecipazione politica, diritto alla parità, diritto all’istruzione, diritto alla cultura, diritto alla salute.
L’ANPI lavora alla conservazione e diffusione della memoria dell’eredità democratica scaturita dalla Resistenza e iscritta nella Costituzione della Repubblica Italiana.
Questa eredità memoriale ci è stata trasmessa nel vivo di conflitti sociali e lotte politiche volte a conquistare i diritti di cittadinanza sanciti dalla Costituzione: diritto al lavoro, diritto alla promozione sociale, diritto alla libera espressione e alla partecipazione politica, diritto alla parità, diritto all’istruzione, diritto alla cultura, diritto alla salute.
Gli anni ’60 e ’70, in modo particolare, sono stati per tanti – all’epoca giovani e giovanissimi – un tempo di mobilitazione e di impegno personale: nelle lotte del lavoro, nell’azione delle donne, nell’iniziativa degli studenti, nell’azione degli Enti locali, nelle nuove forme di partecipazione istituzionale, nei consigli, nei quartieri, nei comitati, nella nascente Regione – un livello di programmazione e governo che si voleva più vicino ai cittadini – nei servizi sociali, psichiatrici, sanitari, culturali, educativi, nelle azioni per la qualità della vita e per lo sviluppo dell’economia e del territorio.
Fonti scritte, bibliografia e sitografia
Fonti orali e interviste
Link utili
1 – L’idea progettuale
2 – L’approccio storiografico
3 – L’articolazione del progetto
4 – I lemmi
Con il contributo della Regione Emilia-Romagna