TEMA: Materiali concernenti i movimenti culturali di arte performativa attivi a Reggio Emilia gli anni Sessanta e Ottanta (e oltre), in particolare Fluxus e il Living Theatre.
FONTI: Raccolte di scritti, autobiografie, interviste, materiale visuale, cataloghi di mostre, partiture, e monografie, oltre al Fondo Rosanna Chiessi conservato presso la Biblioteca Comunale Panizzi di Reggio Emilia.
DOCUMENTAZIONE:
- William Ferrari, Living Theatre in piazza a Rosta Nuova, raccolta fotografica conservata alla biblioteca Panizzi delle performance di living theatre in piazza alla Rosta nel 1976 in supporto dello sciopero delle operaie della Max Mara.
- Rosanna Chiessi (a cura di). Philip Corner. Real / Fantastic, Pari e Dispari, Cavriago, 1978.
- Philip Corner, La più bella donna del mondo, Pari e Dispari, Cavriago, 1979.
- Cristina Valenti, Renzo Bonazzi, Vicenzo Cavandoli e altri (a cura di), Living Theatre a Reggio Emilia, Quaderni del ventiquattrosalsecondo, Reggio Emilia, 1995.
- Hannah Higgins, Fluxus Experience, University of California Press, Berkley-Los Angeles 2002.
- Carla Pagliero, “La scena del conflitto. Il teatro di piazza del Living Theatre”, Zapruder 1, 2003, pp, 72-87. http://storieinmovimento.org/il-teatro-in-piazza-del-living-theatre/.
- Rosanna Chiessi, Non ho paura delle rose, Parise Editore, Verona, 2005. Volume sulla storia della Galleria e casa editrice Pari & Dispari di Reggio Emilia. Qui il link per consultarlo online
- Antonio d’Avossa, Nicoletta Ossanna Cavadini (a cura di), Una rivoluzione creativa. 1962-2012, Skira, Milano, 2012.
- Caterina Gualco (a cura di), Fluxus in Italia: testi, documenti, immagini, Il Canneto, Genova, 2012. A cinquant’anni dalla nascita di Fluxus, un libro che celebra il primo mezzo secolo di storia di questo movimento artistico internazionale, tentando di ricostruirne l’attività in Italia. Attraverso testi editi e soprattutto inediti dei protagonisti (spesso scritti per l’occasione), foto rare o mai pubblicate prima di performance e eventi, e una fondamentale cronologia che fornisce una prima sistemazione delle numerose esperienze di Fluxus in Italia.
- Elena Zanichelli (a cura di), Women in Fluxus and Other Experimental Tales: eventi, partiture, performance, Skira, Milano, 2012. A Fluxus parteciparono, come raramente accade nella storia dell’arte, diverse donne, artiste provenienti da luoghi e percorsi disparati – Yoko Ono, Charlotte Moorman, Alison Knowles, Shigeko Kubota, Takako Saito, Mieko (Chieko) Shiomi – oltre a figure che incrociarono Fluxus nel corso di un cammino artistico e teorico individuale, come Kate Millet, femminista ed attivista, Simone Forti e Carolee Schneemann attive al Judson Dance Theater di New York all’inizio degli anni Sessanta. Ed è proprio da questa angolazione, ampliata ad una ricostruzione genealogica dell’intero percorso artistico, che questo volume intende raccontare la storia e la filosofia Fluxus. Il volume propone due percorsi tematici di lettura: da un lato l’aspetto concettuale del fenomeno sperimentale, già implicito nel termine “Concept Art” coniato da Henry Flynt, che prese corpo nei concerti di Musica Antiqua et Nova coordinati da George Maciunas nella AG Gallery (New York, 1961); dall’altro, la selezione di opere di artiste che indagarono, parallelamente all’implicita critica al sistema dell’arte, nuovi concetti di identità considerando il ruolo e pertanto l’immagine femminile come prodotti dalla realtà sociale e culturale – identità non più solo scritte, ma anche scriventi, in senso linguistico e performativo.
- Andrea Pintus (a cura di), Una volta alla Rosta c’era il mare, Via Wybicki – Libera associazione di cittadini, Reggio Emilia, 2015. Nel volume c’è anche una sezione dedicata alla performance del living theatre in piazza alla Rosta nel 1976 in supporto delle operaie della Max Mara in sciopero.
- Ivanna Rossi (a cura di), Gli sconcerti di Philip Corner, Segni e Parole, 2017. Pubblicato in occasione della mostra: Kandinsky-Cage, musica e spirituale nell’arte, 11 novembre 2017 – 25 febbraio 2018. Philip Corner, musicista e artista newyorkese, vive e lavora a Reggio Emilia dal 1992 ed è uno degli esponenti del gruppo Fluxus.
- Lorenzo Baldi (a cura di), Rosanna Chiessi, Pari & Dispari, Danilo Montanari Editore, Ravenna, 2018. Volume che ripercorre la vita e le opere di Rosanna Chiessi pubblicato in occasione della mostra tenuta a Bologna nel 2018.
- Musei Civici di Modena, Io sono una poesia: parole sui muri e le arti negli anni Sessanta tra Modena e Reggio Emilia, Sagep, Genova, 2018.
- Lorenzo Manera, “The aesthetic experience in the Reggio Emilia Approach”, in Studi di estetica XLVII, IV serie, 1, 2019. L’articolo esplora l’educazione estetica nelle scuole d’infanzia reggiane esplorando le relazioni e collaborazioni tra Malaguzzi ed importanti esponenti delle neo-avanguardie artistiche italiane come il Gruppo 63, Fluxus e il Wiener Aktionismus. The_aesthetic_experience_in_the_Reggio_Emilia_Approach
- Fondo “Rosanna Chiessi, Archivio fotografico storico-artistico PARI&DISPARI”, Biblioteca Panizzi, Reggo Emilia. è costituito da 54 album, donati dalla figlia alla Biblioteca Panizzi, che raccolgono migliaia di fotografie riordinate e commentate da Rosanna Chiessi. Gli album non hanno la pretesa di essere esaustivi nel raccontare la complessa e ricca attività della Chiessi, in particolare, di alcuni capitoli dell’arte contemporanea internazionale dalla fine degli anni ’60 al 2015. Rosanna Chiessi attraversa, per più di 40 anni, l’arte lavorando con artisti di tutto il mondo, in particolare dell’area concettuale italiana, poeti visivi, Azionismo Viennese, Fluxus, arte performativa e movimento Gutai. Gli album sono anche un personale percorso a ritroso. Molte sono, infatti, le fotografie che documentano momenti conviviali e di vita vissuta restituendo lo spirito e l’atmosfera di quegli anni. Rosanna Chiessi – Archivio fotografico PARI&DISPARI.
- Archivio online Rosanna Chiessi – Galleria Pari & Dispari.
- Deborah Walker, La présence de Fluxus en Italie à travers l’activité de Rosanna Chiessi et Pari e Dispari à Reggio Emilia et Cavriago, Tesi di dottorato Arts, Université de Lorraine. 2020. http://www.theses.fr/s135974